Alimentazione, integrazione, supplementazione e doping.
Normalmente la quantità di nutrienti e liquidi sufficienti a mantenere un buono stato di salute e a permettere la normale attività fisica è fornita da una dieta corretta ed equilibrata che tenga conto della costituzione e del dispendio energetico di ognuno.
Logicamente, se una persona fa sport e, in modo particolare, se lo pratica a livello agonistico, consuma più degli altri e col tempo potrebbe crearsi una carenza di nutrienti necessari per svolgere in modo ottimale l’attività fisica con conseguente alterazione dello stato di salute.
Ecco allora che diventa “atto medico” andare ad integrare ciò che si è perso. Riportare il fisico ai parametri ideali di salute diventa fondamentale per non creare danni e perchè la prestazione fisica si mantenga al top e permetta un corretto allenamento ed una migliore performance.
Diverso è , invece, il discorso della supplementazione. Troppo spesso incontro persone che, perchè fanno sport regolarmente, supplementano nurienti, vitamine, minerali, aminoacidi, etc., senza una regola e senza prestare attenzione al fatto che , spesso, le quantità dei prodotti assunti vanno ben oltre le reali necessità.
Tutto ciò che non è utilizzato dal corpo deve essere eliminato o accumulato e sottopone il fisico ad un maggiore stress con logiche conseguenze sullo stato di salute e sulla prestazione.
Doping è, invece, l’assunzione di sostanze appartenenti a classi proibite di agenti farmacologici e/o l’utilizzo di metodi proibiti per migliorare la performance atletica, atti questi che contravvengono all’etica dello sport e della scienza medica.
Non voglio qui elencare i vari danni fisici che possono derivare da questi comportamenti.
L’obiettivo fondamentale deve essere quello di fare sport, a livello agonistico o non, mantenendo e, meglio ancora, incrementando lo stato di salute.
Fondamentale in questo senso la corretta dieta e l’integrazione là dove necessaria, affinchè l’allenamento sia produttivo ed incrementi le capacità.
Il viaggio verso l’eccellenza prevede poi, oltre la preparazione fisica, anche la preparazione tecnica, quella tattica e, soprattutto, l’allenamento mentale. Integrando questi quattro aspetti si può davvero fare la differenza!
Valete! A presto,
Fausto