L’Importanza Dell’Occlusione Dentale Per La Crescita Armonica Del Bambino E Dell’Adolescente
In genere si pensa che i denti servano solo per masticare e per sorridere, ma queste non sono che due di numerose altre funzioni che hanno a che fare con la bocca.
I rapporti occlusali dei denti determinano la posizione della mandibola che, attraverso le catene muscolari, condiziona la posizione della testa, influendo a sua volta sul tono muscolare e sulla posizione delle vertebre cervicali, del cingolo scapolare e del bacino fino a interessare le grosse articolazioni della gamba.
Un’anomalia di funzione genera una sintomatologia posturale, spesso varia ed articolata, che può interessare vari specialisti, ortopedici, oculisti, neurologi, otorini, fisioterapisti, osteopati, chiropratici ma anche medici di medicina generale, vista la stretta connessione tra le catene muscolari e i visceri.
Individuare la causa primaria dell’alterata fisiologia diventa allora fondamentale per poter intraprendere un trattamento efficace, con risultati duraturi e che ristabilisca o crei la corretta funzione.
Tutto questo spiega la grande importanza di un “controllo della bocca” nel bambino e nel ragazzo non solo per avere una buona salute dentale, ma anche per avere una buona salute e funzione dell’apparato muscolo-scheletrico.
L’intervento non sarà solo un trattamento odontoiatrico od ortodontico, ma diventerà un trattamento ortopedico in grado di influire positivamente sulla crescita e sullo sviluppo in momenti della vita dove c’è ancora molto margine d’azione ed il corpo può essere “modellato” sulle basi si una corretta anatomia e fisiologia.
C’è un’età in cui è meglio intervenire?
Va detto che è sempre il momento giusto per rimuovere le cause di sofferenza, anche se, sicuramente, ci sono dei periodi della vita in cui è più facile intervenire.
Importantissimi sono i primi giorni di vita, quando un buon intervento osteopatico può rimuovere e risolvere da subito situazioni che, se non trattate, andrebbero a strutturarsi sempre più.
Altro momento importante è all’età di 6-7 anni, quando il piccolo comincia a mettere i denti permanenti. In questa fase, se ci sono problemi di torsione che si manifestano a vari livelli nel corpo, si può intervenire efficacemente e velocemente.
Ed è in questa età che è fondamentale verificare che ci sia il passaggio spontaneo dalla deglutizione di tipo infantile a quella di tipo adulto, perché il persistere della prima causerà inevitabilmente tutta una serie di compensazioni che, a distanza di tempo, creeranno sofferenza a livello del tratto cervicale, tratto lombare, ginocchia, piede andando ad influire anche sulle potenzialità atletico-sportive del ragazzo.
Altra età importantissima in cui intervenire è quella dei 12 anni, età che corrisponde all’eruzione di tutti i denti permanenti e che segna il passaggio da un fisico di bambino ad uno di adulto. Il persistere della deglutizione infantile in questa fase influenza in modo importante lo sviluppo fisico negli anni successivi. E’ una fase di rapida crescita e di veloce sviluppo e, proprio per questo, sfruttando il fatto di essere in presenza di un corpo in movimento e modellabile, è molto più facile indurre le correzioni necessarie e stabilire o creare una corretta fisiologia e funzione che poi rimarranno per tutta la vita.
All’età di 18 anni sarà poi da verificare la corretta euzione dei denti del giudizio che, nella fase di crescita, per problemi di spazio, possono alterare l’occlusione dentale creando precontatti e, attraverso le catene muscolari, creare torsioni che si manifestano a carico di cervicale, tratto lombare, bacino, ginocchia.
Ricordiamoci allora quattro numeri: 0, 6, 12, 18.
Valete! A presto,
Fausto.